sabato 10 dicembre 2016

Camerieri ...ma per favore!

La figura del cameriere, ho sempre pensato fosse una figura nevralgica per il ristorante. 
Espressione della sua immagine e biglietto da visita del locale!
Tralasciando l'importanza del corpo e cioè accuratezza e pulizia nel vestire ritengo ancor più importante che il cameriere sappia riconoscere in brevissimo tempo chi ha di fronte e sappia inserire i soggetti nelle giuste categorie. 
A mio avviso il  mestiere del cameriere è un po' come quello dello psicologo in grado di analizzare prontamente le esigenze dei commensali, in questo caso culinarie in primis ma anche di svago e di relax.
Insomma sono profondamente indignata con i camerieri che non sanno intuire nulla sull'individuo che hanno di fronte e pure con i proprietari che li mettono lì!
Perché ieri sera mentre eravamo in una pizzeria ci siamo imbattute proprio in uno di questi "pseudo - camerieri". 
Scenario di quattro giovani donne carine e felici di mangiare una pizza e fare due chiacchiere, ben vestite e decisamente alla moda direi.. bé questo personaggio dall'inizio della cena alla fine ha continuato a darci del LEI in tutta un'alternanza di frasi tipo "glielo porto subito signora", "ancora acque signore"... Ci siamo sentite un po' a disagio ed indispettite oltre che delle vecchie bacucche...
Insomma mio Caro Cameriere ma sei in grado di capire chi hai di fronte ed in base alla situazione scegliere l'uso del tu o del lei?? Evidentemente no! Perfettamente ingessato, perfettamente non pensante.. e ti insegno anche che le donne non vogliono questi grossolani errori perché non amano sentirsi vecchie prime del tempo! 
Psicologia ragazzo, psicologia! Neanche fossimo state anziane e neanche fossimo state al ristorante cinque stelle!!
Caro Cameriere se ti riconosci in questo profilo cambia lavoro subito e cosi non rovinerai la serata ad altre donne!

mercoledì 7 dicembre 2016

Il calore dello sguardo di una coppia adulta

Ieri sera ero in ristorante cinese con una mia amica e vicino a noi era seduto una tavolo di sei persone formato da tre coppie di una età adulta tra i 45 ai 55 anni.
Si percepiva che i sei erano amici datati e rodati da anni: dalla loro conversazione, dalla condivisione dei loro sorrisi, semplicemente da come hanno ordinato insieme le portate da dividere e da come, in modo molto ilare, una volta arrivate se le passavano in tavola di mano in mano ... scena di pranzi e cene vissuti e ripetuti negli anni del passato.
Anni felici, anni duri, anni tristi, anni importanti, anni nei quali i sei avevano costruito le fondamenta ed i pilastri della loro amicizia (sentimento ben più duro dell'amore da condividere e far crescere!).
Tra le tre coppie, una in particolare ha attirato la mia attenzione per buona parte della cena essendo io un'instancabile osservatrice dell'umanità. 
Sia lui che lei erano entrambi di bell'aspetto, lui con un mosso brizzolato e lei con un grazioso caschetto biondo: sui loro visi amabili rughe e segni di un racconto di vita comune..
Si muovevano all'unisono con sorrisi e sguardi d'intesa toccandosi e sfiorandosi le mani ed emanavano un calore di un amore adulto fatto di gioie e dolori, di speranze e sacrifici, di desiderio ed amicizia. Facevano pensare ad futuro senza età. E regalavano la voglia di vivere ogni istante della vita.
Sono rimasta affascinata lì ad osservarli pensando che non c'è niente di più bello che imbattersi in una di queste coppie che tanto possono insegnare sia alle giovani coppie sia quelle più grandi e sopratutto a quelle che danno tutto per scontato o tutto per già vissuto.
Eh l'amour!
Auguro a tutti voi donne e uomini di vivere come questa coppia di romantica fattezza!