sabato 10 dicembre 2016

Camerieri ...ma per favore!

La figura del cameriere, ho sempre pensato fosse una figura nevralgica per il ristorante. 
Espressione della sua immagine e biglietto da visita del locale!
Tralasciando l'importanza del corpo e cioè accuratezza e pulizia nel vestire ritengo ancor più importante che il cameriere sappia riconoscere in brevissimo tempo chi ha di fronte e sappia inserire i soggetti nelle giuste categorie. 
A mio avviso il  mestiere del cameriere è un po' come quello dello psicologo in grado di analizzare prontamente le esigenze dei commensali, in questo caso culinarie in primis ma anche di svago e di relax.
Insomma sono profondamente indignata con i camerieri che non sanno intuire nulla sull'individuo che hanno di fronte e pure con i proprietari che li mettono lì!
Perché ieri sera mentre eravamo in una pizzeria ci siamo imbattute proprio in uno di questi "pseudo - camerieri". 
Scenario di quattro giovani donne carine e felici di mangiare una pizza e fare due chiacchiere, ben vestite e decisamente alla moda direi.. bé questo personaggio dall'inizio della cena alla fine ha continuato a darci del LEI in tutta un'alternanza di frasi tipo "glielo porto subito signora", "ancora acque signore"... Ci siamo sentite un po' a disagio ed indispettite oltre che delle vecchie bacucche...
Insomma mio Caro Cameriere ma sei in grado di capire chi hai di fronte ed in base alla situazione scegliere l'uso del tu o del lei?? Evidentemente no! Perfettamente ingessato, perfettamente non pensante.. e ti insegno anche che le donne non vogliono questi grossolani errori perché non amano sentirsi vecchie prime del tempo! 
Psicologia ragazzo, psicologia! Neanche fossimo state anziane e neanche fossimo state al ristorante cinque stelle!!
Caro Cameriere se ti riconosci in questo profilo cambia lavoro subito e cosi non rovinerai la serata ad altre donne!

mercoledì 7 dicembre 2016

Il calore dello sguardo di una coppia adulta

Ieri sera ero in ristorante cinese con una mia amica e vicino a noi era seduto una tavolo di sei persone formato da tre coppie di una età adulta tra i 45 ai 55 anni.
Si percepiva che i sei erano amici datati e rodati da anni: dalla loro conversazione, dalla condivisione dei loro sorrisi, semplicemente da come hanno ordinato insieme le portate da dividere e da come, in modo molto ilare, una volta arrivate se le passavano in tavola di mano in mano ... scena di pranzi e cene vissuti e ripetuti negli anni del passato.
Anni felici, anni duri, anni tristi, anni importanti, anni nei quali i sei avevano costruito le fondamenta ed i pilastri della loro amicizia (sentimento ben più duro dell'amore da condividere e far crescere!).
Tra le tre coppie, una in particolare ha attirato la mia attenzione per buona parte della cena essendo io un'instancabile osservatrice dell'umanità. 
Sia lui che lei erano entrambi di bell'aspetto, lui con un mosso brizzolato e lei con un grazioso caschetto biondo: sui loro visi amabili rughe e segni di un racconto di vita comune..
Si muovevano all'unisono con sorrisi e sguardi d'intesa toccandosi e sfiorandosi le mani ed emanavano un calore di un amore adulto fatto di gioie e dolori, di speranze e sacrifici, di desiderio ed amicizia. Facevano pensare ad futuro senza età. E regalavano la voglia di vivere ogni istante della vita.
Sono rimasta affascinata lì ad osservarli pensando che non c'è niente di più bello che imbattersi in una di queste coppie che tanto possono insegnare sia alle giovani coppie sia quelle più grandi e sopratutto a quelle che danno tutto per scontato o tutto per già vissuto.
Eh l'amour!
Auguro a tutti voi donne e uomini di vivere come questa coppia di romantica fattezza! 


mercoledì 23 novembre 2016

Aperitivo e donne nude

Oggi vi scriverò non di una cena ma di un "innocente" aperitivo con una cara amica in una sera di ottobre.. 
La scelta del locale era già stata ardita: non il classico bar o bistrot ma una discoteca-ristorante di un noto quartiere chic della capitale: musica di sottofondo, luci soffuse e tavolini abbastanza scomodi con qualche tavolo da cena qua e là riservato ai Vip..
Mai scelta fu più infelice. Attratte però dalla novità dell'apericena in discoteca alle 21 eravamo là..
Una volta entrate e posizionate sui nostri piccoli scranni la mia amica ed io parlavamo amabilmente delle nostre ultime novità.. un bicchiere di vino un piatto abbastanza colmo di cibarie ed ecco che, all'improvviso, notiamo delle ragazze alzarsi e mettersi davanti ad una parete bianca simile ai teloni che mettono i fotografi per i servizi .. ed infatti chi sbuca dall'ombra..un fotografo!
Il fotografo comincia a scattare foto a queste due donne poco vestite e molto aggressive che alternano facce imbronciate, innocenti e sexy.... 
Guardandole già la nostra fame cominciava a venir meno e le tartine cominciavano a stazionare nei piattini.. eravamo un po' perplesse..
Ma l'aperitivo continuava così come le foto delle due donne che aumentavano l'intensità degli scatti, si avvicinavano tra di loro simulando di toccarsi e si mettevano in pose abbastanza volgari.
Eravamo veramente a disagio: ma non era finita li, il peggio doveva arrivare. 
Le due "attrici aspiranti alla fama" cominciavano a spogliarsi dei già succinti vestiti rimanendo in poco tempo "semplicemente" in intimo. 
Ma dove eravamo finite? Era un aperitivo o un locale di lap-dance? Devo dire veramente una serata di cattivissimo gusto. 
In quanto donna mi sono sentita veramente fuori luogo e mercificata trovando del tutto inutile e gratuito quello spettacolo inserito poi in una apericena, ma la cosa più triste sapete quale è stata? Che tutte le persone di quel locale o ne erano compiaciute o non se ne stupivano minimamente.. 
Decisamente inquietante e viva l'aperitivo old style!

lunedì 7 novembre 2016

Delle bruschette e dei fritti

Cari uomini e donne proprietari e gestori di locali vecchi e nuovi dovete sapere una cosa fondamentale: la simpatia e la quantità non potrà ma salvarvi dall'improvvisazione e dall'insuccesso culinario!
Ci sono tante portate che si possono camuffare; ad esempio, vi siete mai chiesti perché spesso nei primi ci mettono la panna? Serve a convincerci che tutti gli ingredienti di quel piatto vanno d'amore e d'accordo! 
Oppure la presenza di tante spezie nei secondi piatti? Servono a confonderci l'olfatto ed il gusto traghettando il nostro palato verso la sensazione di piacevolezza! 
Ma ci sono dei piatti che non potete camuffare come le bruschette ed i fritti.
Bene, partiamo dalla bruschetta: una cosa è fondamentale e cioè che il pane sia buono, Se è vecchio o secco o sbagliato si sente non c'è scampo! Inoltre sulla bruschetta che ci va? L'olio ed il pomodoro.
Ed anche qui, se i ristoratori scelgono olio scadente per risparmiare o perché non sanno sceglierlo e pomodori insapore ed insipidi nulla riusciranno a creare e quello che sarà messo sul pane sarà del tutto senza anima, del tutto anonimo e del tutto semplicemente non buono.
Vi racconto l'ultima di tre sere fa in una osteria: il pomodoro sulla bruschetta era letteralmente ghiacciato, forse lo chef tentata un super innovativo cocktail??
E continuiamo con ciò che non si può camuffare.. i fritti! I fantastici fritti. 
Trovo orribile vivere la sensazione di tristezza quando una volta addentato un supplì dall'apparenza succulento ti rendi conto che dentro è morto, così come per il fiore di zucca e per quello di baccalà. 
Sappiamo tutti oggi che la maggior parte dei ristoranti non li fanno direttamente ma li comprano già surgelati.. si ok mi può anche andare bene, ma dico scegliete le aziende migliori no? E ce ne sono. 
O semplicemente prima di portarli in tavola volete assaggiarli anche voi per giudicare?
Concludo dicendovi che vista la delusione di pochi giorni fa ora avrei voglia di un vero fritto e perciò vi saluto e vado a procurarmelo!

giovedì 27 ottobre 2016

Tributo alla donna con la pancia da uomo

Poche sere fa, ero a cena a provare l'ennesimo nuovo ristorante (pratica che come avrete capito adoro!) .. perché cosa c'è di meglio che sedersi al tavolo di un nuovo locale per essere serviti e coccolati sia dai camerieri che dal cibo e dal vino?
Quindi, ero in questo localino romantico abbastanza "famosetto" di Roma est a gustarmi la mia cena con il mio amato uomo e come al solito, da eterna curiosa del mondo sociale che mi circonda, osservavo attentamente tutti gli altri commensali.
Tranne due tavoli di amici e amici, i restanti erano fatti da coppie: sono sempre attratta dai loro lineamenti, dalle loro fisionomie che spesso si assomigliano (un po' come succede tra padroni e cani!), da quelle che invece sono completamente diverse, da quelle che non parlano, da quelle che non si toccano e quelle invece che si tengono la mano mentre mangiano.
Insomma un bel panorama sociale e tra queste, una in particolare ha attratto il mio sguardo: un lui ed una lei molto carini e ben curati; lei lunghi capelli biondi e lui taglio all'ultima moda.
Osservandoli apprendo con graditissima sorpresa, al momento dell'ordinazione, che lei prende un antipasto un primo un secondo ed un dolce!!!!! mentre lui solo un antipasto ed un secondo .. e guarda lei muto mentre mangia sia il primo che il dolce. 
Fantastica donna che osa stralciare il velo del piccolo appetito femminile e  mangia di più del suo uomo senza farsi problemi!! Eh lui?! Mai visto un uomo che non mangia la pasta.. ma forse guardando quando fosse curato nell'aspetto per problemi di linea... non voleva ingrassare?! 
Boh comunque lei è andata dritta sino al tiramisù. Viva le donne con la pancia da uomo!

sabato 15 ottobre 2016

Apericena

Apericena, la nuova entusiasmante parola che va di moda oggi!
Più di un aperitivo meno di una cena, prima delle 20 ma non più tardi delle 21.30. Ottima formula!
E' perfetto dopo una giornata di lavoro per distrarsi e fare due chiacchiere bevendo un sorso di prosecco ghiacciato, gustando del cibo sfizioso ed ascoltando musica di sottofondo: facce diverse sguardi sottesi e rubati. 
Apericena, scambio di parole risate e novità. Tutto fantastico.. C'è solo una cosa o forse due che rovinano questo fantastico scenario e sapete quali sono? Ecco a voi.
La prima: il vostro compagno di apericena (in questo caso sto parlando di apericena tra amici sia maschi che femmine) continua in un fiume di parole ed energia a prolungare oltremodo l'orario di fine aperitivo.. addirittura proponendoti di andare a bere qualcosa o mangiare ancora?!! Eh no in preda alla stanchezza mi chiedo perché? Perché se eravamo d'accordo su un aperitivo con i suoi fantastici tempi.. mi devi prendere in ostaggio per il resto della serata?? Lo trovo veramente ingiusto.
Le regole tempistiche dell'aperitivo vanno rispettate rigorosamente..
La seconda: nel bel mezzo del completo rilassamento visivo ed emozionale che, di solito giunge a metà dell'apericena in corrispondenza dell'arrivo dei primi effluvi dell'alcol, un conoscente o peggio ancora figure losche del lavoro entrano in quello stesso locale.. e come uno schiaffo in faccia dopo averti localizzato ti invitano ad unirti a loro. 
L'aperitivo è come un confessionale, si sceglie con chi condividerlo ed è strettamente e sacramente privato.

martedì 16 agosto 2016

L'inguaribile entusiasmo degli uomini alla scoperta di nuove portate



Non vi è dubbio, a tavola sono molto più simpatici gli uomini! 
Eh si, mie care donne, noi in maggioranza siamo delle noiose.. vuoi per la eterna croce della dieta, vuoi per la borghese serietà della tavola impartitaci dai costumi sociali, vuoi per la atroce timidezza e paura di desiderare quella succulenta salsiccia o quella saporita cacio e pepe, vuoi semplicemente che siamo bloccate! 
Eh si, mie care donne, gli uomini a tavola mantengono lo sguardo del bambino sognante che vede arrivare le patatine, mantengono la curiosità di assaggiare, di assaporare e perdersi in pietanze nuove, onorando pur sempre gli storici piatti, ai quali non potrebbe mai dire  no.
Vi scrivo questo perché poche ore fa alla fine di un classico pranzo al mare in un giorno di agosto nel rivelare a tutti i commensali il mio amore spassionato per la crema di caffè (della quale potrei mangiarne quantità infinite) scoprivo che due persone non la conoscevano..! Nooooo!!?? Un uomo ed una donna non l'avevano mai provata.. e chi tra i due mi è venuto dietro?? L'uomo naturalmente! 
Alla scoperta di una novità si è tuffato nell'assaggio andato talmente bene che ne ha prese due!! La donna, un po' titubante e scettica quasi schifata (un ruolo così faticoso da sostenere!), si è limitata ad assaggiarne un cucchiaino....  
Vi chiedo quando abbiamo perso l'entusiasmo??? Ma ce l'abbiamo mai avuto?? Io resisto e provo sempre tutto!

domenica 24 luglio 2016

Lo sguardo mellifluo dell'uomo versione estiva


Cosa succede allo sguardo di un uomo nel periodo estivo? Credo che tutte noi donne una volta almeno nella nostra vita ce la siamo poste questa domanda!
Il tavolo di un ristorante o di un pub ove sono li sedute delle giovani donne in complice conversazione..diventa oggetto di quello sguardo mellifluo e continuo prodromo di contatto caldo (vista la temperatura!)
Fascino dell'appiccicaticcio estivo? Fascino di una sensazione estiva e passionale che si scorre nelle vene? 
Non so di sicuro è molto divertente.. Divertente pensare che lo stesso individuo al ristorante in una sera cupa e piovosa di novembre non volterebbe neanche lo sguardo!
Viva la tela dell'illusione seducente dell'estate? O forse anche no? A ciascuno di voi la personale risposta.

venerdì 15 luglio 2016

Assaggia un po' l'estate

Ne è passato di tempo, io ho continuato ad andare nei ristoranti con uomini e senza ma non sono riuscita a scrivere.. chi ha detto che l'estate è vita? io sono morta mi trascino ... solo al divano!
Ciò detto, altro mito da sfatare dell'estate: meno fame, si mangia meno.. Ma siamo impazziti?? E' una falsità grandissima! Anzi più tentazioni, più aperitivi le adorabili birrette estive, più gelati, più snack, più spaghetti alle vongole!! E che fai prima dello spaghettino alle vongole non ce lo facciamo un souté di cozze.. dice il tuo amore.. e che fai con lo spaghettino alla vongole non ti bevi un bel bicchiere di vino freddo per brindare con me .... dice il tuo amore... e che fai dopo questa bella cenetta in riva al mare non ce lo facciamo un sorbettino al limone (molto pannoso) dice il tuo amore.. e che fai non bevi l'amaro offerto dalla casa.. dice il tuo amore.. e insomma cena, luna e stelle, l'amore... ma quanto ti fanno mangiare???!!

domenica 22 maggio 2016

Apericena con i pantoloni corti

Vorrei spezzare una lancia, ma addosso fisicamente, a tutti quei ragazzi e quegli uomini che, in questo preciso momento, indossano secondo i dettami della moda.. gli orrendi pantaloni corti con il risvoltino e non .
Pantaloni spessi portati senza calzino! Ieri sera mentro ero seduta in un posto superaffollato a prendere un aperitivo volgevo il mio sguardo su questi molteplici individui così vestiti.
E parliamoci chiaro, non tutti o meglio pochi possono indossare il pantalone corto! Sopratutti i robustelli o i tarchiatelli dovrebbe resistere a questa,  a quanto pare, "irresistibile" tentazione..
Ma la domanda è per tutti: perché non utilizzate di più lo specchio e non apprezzate l'autocritica come luce maestra di eleganza??.. riflettete uomini riflettete...

lunedì 8 febbraio 2016

Padri e ristoranti

Sere fa ero seduta in un ristorante della mia amata capitale e vicino malauguratamente avevo una chiassosa famigliola composta da mamma papà e due bambine piccole.
Non me ne vogliate ma, spesso avere come vicini di tavolo una famiglia, ti può rovinare la cena; poi, naturalmente ci sono locali e locali. 
Nelle trattorie e ristoranti grandi e confusionari ci stanno le famiglie e danno meno fastidio di quando le trovi in posti piccoli e ricercati insomma più da coppie!
Come esattamente per il mio caso che si trattava di ristorantino e mal si coniuga va con la presenza dei bambini.
Ma non voglio soffermarmi su questo aspetto quanto invece sullo sguardo vuoto e vacuo che assumono, spessissimo, i papà al ristorante.
Essi si comportano un po' come dei fantasmi. Sperano di non essere visti mentre sono li a mangiare dalla donna che hanno di fronte e che cerca sia di contenere gli infanti che di masticare qualcosa!
Assumono lo sguardo vacuo e triste, come di povere vittime della situazione e come se qualcuno li avesse costretti ad andare al ristorante. 
Cominciano poi a guardarsi un po' intorno e se vedono una bella donna di certo si soffermano ad osservarla facendo finta di giocare con il figlio (che in quel caso gli torna molto utile).
Alternano quindi momenti di assenza ad altri in cui improvvisamente tornati al mondo approfittano per fare la loro parte sgridando di tanto in tanto i piccoli al tavolo. Poi ritornano assenti e con lo sguardo vuoto.
Insomma cari uomini questa famiglia l'avete voluta voi e cercate di essere presenti anche al ristorante una volta che ci riuscite ad andare!! Sono solo due orette!
Fatelo almeno per le vostre mogli che si concedono una serata fuori dalla solita routine casalinga!

giovedì 4 febbraio 2016

Il Nerd in trattoria

Oggi sono stata a pranzo in una trattoria di Roma Nord che si chiama Da Marcello; è una di quelle storiche trattorie dalla cucina casareccia che sfamano, per lo più a pranzo, i loro disomogenei clienti per un pasto mediamente veloce e sicuro e buoni nei suoi sapori.
Devo dire veramente che tra la clientela, ogni volta che sono andata, se ci sofferma ad osservarla c'è ne è di diversa e rara: si va da uomini d'affari distinti di li per caso, lavoratori medi di tutti i giorni, operai e loro capi, coppie di amanti audaci e non che si guardano intorno e furtive si danno la mano, coppie che non rientrano in nessuna categoria ed imprenditori soli. In questa ultima casistica rientrano quelli piacenti e quelli Nerd.
Proprio oggi, al tavolo accanto, un imprenditore Nerd! E' insito in me osservare le persone e farmi un po' gli affari loro ed oggi non ho potuto non osservare lui. 
Il suo aspetto è dimesso, monocolore, tristarello con la sua pelle di un colore paonazzo, barba incolta ed occhiali neri. 
Ordina un'acqua, una bruschetta ed un piatto di verdure.. eh già joie de vivre! Ma il bello arriva dopo. La cameriera gli porta il piatto di verdure, lui se lo guardo con fare interrogativo per qualche secondo e poi richiama la cameriera e le dice che quella porzione è troppo grande e se può averne mezza. Ma scherziamo tutti voi immagino conoscete la grandezza di un piatto di cicoria al ristorante? STANDING OVATION DI NERDITUDINE! La richiesta mezza porzione di verdure è ai limiti della carcerazione!!!
Faccia stupita della cameriera e riporta indietro il piatto. Tralascio ma segnalo l'inquietante cosa successiva: parte della verdura è stata rimessa nel piatto grande del buffet (DEMERITO NON SI FA!). Il tipo comunque ci ha respirato sopra!.
Ad ogni modo gli torna la mezza porzione di verdura e lui comincia a mangiarla ormai con accanto una persona che lo fissa: IO!
Nel mentre, inoltre, sul tavolo dove sta facendo quel tristissimo pranzo ha tirato fuori il pc portatile e la sua agenda.. Microbi unitevi al pasto. E poi ora per 10 minuti di "pranzo" non puoi smettere di lavorare...ma fammi il piacere va! 
Secondo voi, questo essere di uomo alieno, cosa ha preso dopo la verdurona? Escludiamo già naturalmente cose divine tipo i dolci. 
La cameriera arriva con un arancia su un piatto. Che infinita tristezza... diciamo che la sua presenza ha rischiato quasi di rovinarmi la mia Cacio e Pepe!
Visto che, da quello che mi è parso di capire, è un cliente abituale: donne affrettatevi non lasciatevelo scappare!

martedì 2 febbraio 2016

Il Menù senza prezzi: che cosa romantica!

Di tutte le categorie di uomini "invitanti a cena" la migliore in assoluto, è quella che per la prima volta (ed anche naturalmente a seguire) conduce la donna in un ristorante che ha due tipi di carte: quella con i prezzi che sarà consegnata all'uomo e quella senza prezzi riservata alla donna.
Che modalità fantasticamente romantica! Lui è il cavaliere per eccellenza: vuole che la donna scelga la sua cena senza che lei si possa sentire in imbarazzo e semplicemente lui vuole che lei scelga solo quello di cui ha voglia. 
Questa tipologia di ristorante, tra l'altro, può essere funzionale anche agli uomini per conoscere e testare il carattere di una nuova donna. 
Essi potranno capire subito se è una senza misura che ordinerà senza ritegno champagne e tagliolini al tartufo e quindi noncurante del loro portafoglio o diversamente una che con misura, delicatezza e gentilezza sceglierà tra pietanze di medio costo (alla luce della sua pregressa cultura ed esperienza di ristoranti). 
Fidatevi uomini può essere una prima importante prova per la donna che avete scelto!
Oh mio romantico menù senza prezzi! Che fa sentire una donna una principessa che non deve maneggiare il denaro!
Quel conto che sarà portato al suo Cavaliere che in modo molto discreto e lui eviterà anche di farle sapere quanto è venuto (diversamente sarebbe molto scortese).
Quindi donne se state frequentando da poco o da tempo un uomo che ancora non vi ha portato in un ristorante con il "menù senza prezzi", perché non vi guardate un po' attorno? Non vi perdete questa una fantastica esperienza visiva!!

venerdì 29 gennaio 2016

L'uomo con la felpa al ristorante al ristorante svedese

E' di pochi giorni fa un "simpatico" resoconto di una delle mie migliori amiche, al momento donna quarantaduenne single in cerca del principe .. o meglio diciamo vista l'età.. del suo Re azzurro.
La sua prima uscita a cena con un nuovo cavaliere. 
Sceglie lei il locale per avere un posto dove si sente a suo agio e questo localino, che consiglio vivamente, si chiama Blakongo vicino a Via Po.
E' un ristorantino, arredato stile ikea, molto accogliente, forse a pensarci bene è sicuramente più un locale da amiche donne che non da coppia; ad ogni modo si mangia svedese ed anche bene. Non mancano naturalmente le mitiche polpettine con mirtilli e panna acida ed hanno una vasta scelta di patate al cartoccio riempite con salmone panna e via dicendo!.
Per le golose consiglio la Brownies. 
Ciò detto lei ha deciso di portarlo in questo locale!
Le criticità sorgono appena scesa di casa, lui si era li venuto a prenderla ma una volta salita in macchina lei nota che lui indossa.................. una felpa grigia con il cappuccio!! Orrore!! Lui ha la sua stessa età!!
E' un invito a cena con una donna e neanche più una ragazzetta, e tu uomo che non sai neanche che tipologia di locale lei abbia scelto... ti presenti cosi?? 
Serata già complicata.
Una volta arrivati al locale e seduti ordinano da bere: pensate al romantico bicchiere di vino da sorseggiare guardandosi negli occhi? Ma neanche per sogno, lui prende una birra! Per lei, amante del vino, un po' desolante.
Ma quando arriva la birra viene il bello.. Lui comincia a berla dalla bottiglia!
Disastro! A quel punto lei suggerisce di utilizzare il bicchiere (il locale non è una "pizzeria de trastevere") ma lui liquida dicendo che non la versa perché se no si fredda.
Game over. Serata finita. 
Avviata nuova ricerca di Re azzurro.



giovedì 28 gennaio 2016

Il biscottino che non si nega al proprio cliente

Vorrei oggi scrivere e condividere con voi uomini e donne la sovente "stitichezza" dell'oste del ristorante di oggi, nell'offrire a fine pasto due o tre (non dico di più) biscottini secchi di accompagno al caffè o all'amaro.
Mi piacerebbe fare un sondaggio con voi per avere conferma di quanto sostengo.
Si contano veramente sulle dita le osterie, le trattorie e i ristoranti che usano questa carineria verso il Cliente.
Nel fine settimana scorsa ho mangiato in un posto quasi direi una perla rara: dopo che avevamo preso tutti il dolce ci ha portato anche un piattino di biscotti, standing ovation!! 
Per contro ho cenato in un altro che, proprio in bella vista sul bancone aveva un contenitore di biscottini, ma che se li è tenuti in cassaforte mentre bevevamo il caffè.. a chi saranno mai riservati? O ancor peggio li farà pagare??
Generalmente se solo ti azzardi a prendere il dolce è proprio ma proprio escluso che arrivino i biscottini; ma quando uno non lo prende e passa direttamente al caffè perché per non portare questa gradita offerta??
E pensare i biscotti secchi più comuni ad es. i cantucci o similari non costano tanto ad un privato figurati ad un commerciante con i propri canali di vendita e considerando una media di tre quattro biscotti a tavolo ce ne vuole a consumar pacchi!
Ed allora penso che, dietro questo non azione, c'è sempre la maledetta pigrizia di noi italiani che... "se una cosa posso non farla non la faccio, non la propongo, e ci risparmio pure"...  e del "Vivi e lascia vivere".
Ma non immaginiamo invece minimamente che, dietro un gesto di offerta cosi semplice, c'è la perdita del sapere fare imprenditoria o soldi come vogliate chiamarlo. C'è la rozza gestione di un'attività "che tanto va anche se non mi applico" per la quale non si crede si debba fare altro. 
Abitudine, avarizia, stitichezza della gestione del piccolo biscottino offerto. Attenzione questo non vale per il Cliente quando paga 4/5 euro per dito di amaro o 6/8 euro per misera panna cotta... 
La visione è capovolta. Viva i pochi ristoratori che ristorano davvero l'animo del Cliente!

lunedì 25 gennaio 2016

La tenerezza dell'uomo che sorride davanti alla padella

Sabato guardavo il mio uomo: il suo dolce sorriso apparire sul suo volto quando in tavola è arrivata una padella contenente spaghetti alle vongole! 
Che dolcezza sembrava un bambino al quale avessero dato un premio inatteso e gradito. In questo gli uomini sono molto più teneri, bambini e leggeri di quanto non siano le donne. 
Le donne spesso indurite dagli anni adulti nascondono la bambina che in loro, facendo di questo nascondiglio, un vanto di integrità e saggezza ... detto tra di noi per me è solo pesantezza!
In questo locale, zona Mezzocamino, che si chiama Bufala Cozze e Brace dove vi consiglio di andare perché si mangia veramente bene ed hanno questa simpaticissima peculiarità di servire tutti i primi dentro le padelle: direttamente dai fornelli alla tavola!
E' molto divertente poter mangiare in padella davanti a tutti! C'è anche quel ricordo di quando si va in cucina di nascosto a prendere dalla padella parte del suo contenuto prima di cena..o dopo cena! 
Capisco ed ammiro il sorriso di godimento e felicità di tutti gli uomini che erano a tavola nel mangiare quelle grandi porzioni di pasta dalla padella!!
Se si fossero pure potuti togliere la scarpe sarebbe stato il massimo!

venerdì 22 gennaio 2016

Il Gelido Gourmet

Se io avessi un locale, il che sarebbe un bel sogno, starei molto attenta a piccole grandi cose che possono determinare la piacevolezza dello starci ma sopratutto per noi donne.
Giorni fa nella "pausa pranzo" con una collega abbiamo voluto provare un nuovo posticino dove il mio sguardo da tempo si era posato ed incuriosito.
Locale bianco, pulito ed americano stile Bakery come vanno di moda in questo momento, almeno a Roma.
Proposta culinaria: insalate e svariati panini. 
Una volta entrate, dopo averci messo un po' per capire il funzionamento del servizio, abbiamo compreso che praticamente non c'era. 
Self made ed io lo trovo antipaticissimo avendo quell'unica oretta di relax a disposizione.
Scelto il panino, non senza problemi perché pure il menù era complicato, il nostro pasto viene chiamato. Era pronto.
Primo punto detestabile per noi donne: panino tipo baguette di pane croccante e duro che quando lo mangi ti rovina tutto il residuo di rossetto e di fard e fondotinta sulle guance perché ti rimane attaccato e per togliere devi andare di tovagliolo! Bisogna prevedere vari tipi di pane!
Secondo punto detestabile: nel locale un unico condizionatore montato dietro il bancone, il gelo governava il posto e dico a tutti i ristoratori che l'80% delle donne trova odioso sentire ancor più freddo di quanto già, per propria nostra fisiologica natura, non ne soffrano.
Mangiare un panino con le mani ghiacciate è una tortura e se per sbaglio una di queste donne ha indossato qualcosa di leggero e sexy sarà destinata a rimanere con il giaccone..! Brutta cosa per la nostra femminilità.

Meditate ristoratori Meditate ristoratori! Queste sono Cose importantissime per far felici le vostre Clienti Donne!

giovedì 21 gennaio 2016

L'uomo che non mangia

Oggi vi voglio parlare della categoria di "Uomo che non mangia" dal quale suggerisco di cuore a tutte le donne di guardarsene e di scapparne via!.
Pochi mesi fa la teoria è stata nuovamente confermata dall'esperienza di una mia carissima amica.
Dopo una serie di lunghi messaggi di corte lei è uscita a cena con un giovane uomo.
Seduti al ristorante con il trascorrere delle ore e sopratutto delle pietanze, lei si accorge che lui mangia poco, diciamo è moscio non entusiasta del cibo che ha davanti e che peraltro ha scelto con fatica.
Beve poco vino, non prende l'antipasto ma ne assaggia pochino da lei, scansa i gamberetti nel suo riso, non prende il secondo e né il dolce.
La mia amica un po' perplessa dal suo atteggiamento, avendo sempre avuto uomini con molto appetito, passa comunque una piacevole serata che si conclude anche con baci ed effusioni.
Di lì a un mese un incontro tutto prive (ma senza cena), sigla l'inizio di una relazione... o almeno così pareva.
Seguono messaggi e comunicazioni a singhiozzo, difficoltà di comprensione tra di loro, fatica, "mosciaria", semplicemente un "sono stanco" di lui, semplicemente un "siamo stati bene e certamente staremo nuovamente insieme ma con calma, che fretta c'è!" di lui.
Ad oggi, zona di stallo così difficile intravedere barlumi di passione negli occhi di questo giovane uomo.
Ed allora mie care donne, diffidiamo sempre e subito sin dal primo ristorante, dell'uomo che mangia poco o svogliatamente ed a cui non piace il vino: al 90% sono uomini mosci, complicati e la cosa peggiore... svogliati in tutto.!

martedì 19 gennaio 2016

Tamponamento con l'hamburger

Sin da bambina ho sempre amato la "ciccia": cotoletta, pollo, hamburger, fiorentina, bistecche, salsicce e via dicendo. 
Decisamente posso rientrare nella categoria dei carnivori convinti; i terrorizzanti scenari di epidemie reali ed immaginarie verificatosi in tutti questi anni non mi hanno mai dissuaso dall'addentare una succulenta bistecca. Anzi ricordo ancora, in tempi di mucca pazza, quante fantastiche bistecche a due lire mi sono mangiata! 
Condivido con gli americani l'adorazione del barbecue e trovo odioso che la fiorentina sia stata proibita per così dire o non più per fortuna!!
La premessa introduce il mio amore per i ristoranti di carne ed anche per le catene se di qualità: ecco, sono un po' di anni che sono innamorata di Road House catena americana italianizzata qui a Roma già con alcuni ristoranti. 
La carne è buona e gustosa con un buon rapporto qualità/prezzo! 
I nachos e le noccioline offerte in tavolo appena seduti sono una formula coccolosa che trovo molto simpatica.
Ero impaziente da mesi per l'apertura del nuovo punto in zona sud di Roma, ne seguivo la sistemazione del locale e non vedevo l'ora che l'insegna si accendesse!
Bene, a volte il destino è proprio... diciamo bizzarro, bastardamente simpatico e ironico..
Mesi di attesa per provare il nuovo ristorante quando di 8 gennaio vengo tamponata indovinate da chi??  Da una giovane ragazza che quello stesso giorno iniziava a lavorare proprio in quel nuovo locale della catena.
Silenzio maschio. Non credo che dopo l'accaduto riuscirò a mettere piede lì, quantomeno per un anno.
L'hamburger servito da quella sventurata ragazza avrebbe un sapore amaro di imbarazzo misto a rabbia e condito di un pizzico di bizzarra ironia.
No mi sarebbe decisamente indigesto.
Andateci voi che potete e mangiate pure per me!  

domenica 17 gennaio 2016

Giornata mondiale della cotoletta

Oggi il quotidiano La Repubblica ha pubblicato un articolo sulla giornata mondiale della cotoletta milanese: a chi non piace la cotoletta?
Credo quasi a nessuno che non sia un alieno di un altro pianeta (alieno facente parte della stessa assurda razza sconosciuta alla quale non piace la nutella...).!!
Cotoletta e purè :il paradiso dei ricordi di infanzia, quando da bambini ci si sentiva chiamare dalla mamma ed giunti alla tavola..  eccole lì ammonticchiate a vulcano una sopra a l'altra.. croccanti e squisite, calde e gustose.
Quella milanese è si un vanto italiano che è quasi più buona e storica quanto la
"Wiener Schnitzel" la mitica cotoletta viennese!

Le accomuna la grandezza spettacolare e lo spessore fine, naturalmente diverso è il contorno nei due paesi.
Comunque un piacere assoluto del palato e per questo motivo spesso provo a girare nei ristoranti di Roma, la mia città, alla ricerca dell'amata pietanza.
In assoluto posso consigliarvi due posti dove ho ritrovato una piacevolezza di vera qualità.
Il primo è il ristorante "Da Garibaldi" sulla via Flaminia: ti servono una cotoletta enorme e lunghissima adagiata sulla pirofila di metallo (una in due è sufficiente) e la qualità della carne è ottima. E se non riesci a finirla te la incartano per portarla via!

Il secondo posto molto più familiare è "Il Bivio" sulla via Ardeatina: la loro cotoletta di dimensione più ridotte mantiene la stessa qualità, fine e saporita con la panatura non spessa, così come deve essere.
Avere la fortuna di trovare un uomo-cotoletta è come ricevere un dono immenso: leggero, gustoso, croccante al punto giusto ed interminabili nel piacere! 

giovedì 14 gennaio 2016

Rubrica di ristoranti ed uomini

Ritorno oggi a scrivere un blog, spero questo denso di futuri contenuti e continuativo non certo come i precedenti.
Confido nella mia smisurata passione per i ristoranti e per gli uomini, e per tutte e due le cose insieme! E confido in un momento in cui non per mia volontà, ma ho decisamente più tempo libero.
Affiderò quindi a questo blog i miei pensieri e giudizi sui due argomenti ed anche consigli ed esperienze vissute.
Vi confido che aprirmi un ristorante tutto mio sarebbe un sogno. è però tanto difficile gestirlo e sopratutto in modo redditizio.
Ultimamente sono stata con il mio amato uomo in un nuovo ristorantino Sapori & Motori nella città eterna e con grande dispiacere per il gestore che è una persona gradevolissima, abbiamo constatato quanta poca gente ci fosse a cenare.
Noi diciamo che siamo stati in modo egoistico un po' contenti: avevamo il ristorante per due! Non quello in centro italia che si paga 250 euro a testa ma uno tutto per noi a 45 euro in due!
A parte il momento egoistico, si mangia bene e tutto cucinato lì per lì e non si spende tanto: quindi la domanda è come si fa a capire cosa determina un locale affollato e di tendenza? Quali stravaganti ed inafferrabili leggi governano i locale che va di moda? Perché ristoranti buoni sono vuoti ed altri dove c'è tanto fumo e poco arrosto sono pieni? Essenzialmente la stessa ingovernabilità delle leggi dell'amore!
Il languore chiama Buon pranzo!